Materiali - 3

(cliccare sulle immagini)


RENATO DAMIANI

Fondatore della Libera Università di Psicobiofisica U.A.R.K.A.

Fra i moltissimi collaboratori, amici e promulgatori della Psicobiofisica di Marco Todeschini ve n’è uno in particolare che dedicò gran parte della sua vita di studioso a portare avanti le discipline cosiddette “limite” quali la chirosofia, astrosofia, astrobiologia, astrologia, radioestesia, chiromanzia, ipnomagnetismo, psicosomatica, psicologia, tutte collegate indissolubilmente alla scienza todeschiniana. Questo personaggio così fuori dal comune si chiamava Renato Damiani, di Trieste, che, per favorire le scienze metafisiche di cui si occupava come attività secondaria, essendo egli contabile presso una grande ditta di assicurazioni, fondò l’Accademia UARKA mediante la quale organizzò numerosi Congressi in diverse città italiane ed estere.

 

Al fine di meglio comprendere lo spessore sia del Damiani sia della Accademia UARKA si riporta a seguire la sintesi della biografia dello studioso e la descrizione dell’organo accademico.


FRANCESCA SCARRICA

SCRITTRICE DELL’“INSOLITO”

Francesca Scarrica, scrittrice dell’”Insolito”, spazia tra la poesia, l’esoterismo e la ricerca scientifica e spirituale. Già nel 2008, ella pubblicò il volume dal titolo: La Scienza che ha dimostrato l’Aldilà, in cui attraverso la sintetica illustrazione dell’operato di 87 scienziati, accomunati dall’interesse per la ricerca psicologica e spiritualistica, asserì che la questione della sopravvivenza dell’Anima post-mortem poteva essere dimostrata scientificamente. Tra quegli scienziati Francesca Scarrica inserì a pieno titolo anche il nostro Marco Todeschini, al quale dedicò un esaustivo capitolo. Nel 2019, visto l’interesse che quel libro aveva suscitato nei lettori, la scrittrice ha pensato di pubblicare una seconda edizione, rivista ed ampliata, dal titolo: L’Aldilà esiste: lo dice la Scienza. Di quest’ultima opera, perciò, ci pregiamo di pubblicare, per soddisfare la curiosità degli “Amici di Marco Todeschini”, il capitolo che Francesca Scarrica ha voluto dedicare al nostro scienziato, non senza invitare i nostri Lettori all’acquisto dell’intero volume così denso di notizie e di approfondimenti verso il tema della possibile esistenza del cosiddetto “Aldilà”.


TEORIE UNITARIE A CONFRONTO

WERNER HEISENBERG - MARCO TODESCHINI

Una frase, scritta dal premio Nobel per la fisica Heisenberg, nel suo libro dal titolo “Natura e fisica moderna”, ci ha colpito molto in quanto esprime un concetto “unitario” che potrebbe sembrare estraneo ad una fisica “accademica” di cui faceva senz’altro parte lo scienziato tedesco. La frase era questa:

«…tutte le particelle, in ultima analisi, sono costituite dalla stessa sostanza; esse sono solo stati stazionari diversi di un’unica materia. Anche il numero tre delle componenti fondamentali viene così ridotto ad uno. Esiste solo una materia unitaria, ma essa può esistere in diversi stati stazionari discreti (il corsivo è nel testo). Alcuni di questi stati sono stabili, cioè i protoni, i neutroni, e gli elettroni; molti altri sono instabili.»

Da questa frase di Heisenberg si comprende come anch’egli si fosse convinto che alla base di tutti i costituenti la materia ci debba essere qualcosa di sfuggente, una sostanza primordiale ed inestinguibile dotata di energia che trova la sua collocazione nello spazio “vuoto”. Una sua frase rivelatrice, infatti, che si trova nel testo che segue, dice: «Si sa che tutta la materia è formata dalla stessa sostanza, dall’energia, e che questa si presenta in forme diverse».


TERRA GIROSCOPIO

Gli effetti giroscopici decifrano i movimenti del Sistema Solare

La Teoria PsicoBioFisica del prof. Marco Todeschini addita come responsabile del movimento dei pianeti del Sistema Solare quello generato nello Spazio Fluido Universale (Etere) dalla rotazione del Sole. Infatti, secondo Todeschini, la rotazione sul proprio asse della nostra Stella provocherebbe, per attrito, la rotazione dello Spazio Fluido ad essa circostante, provocando in tal modo una specie di vortice cosmico spiraliforme con velocità decrescenti dal centro alla periferia. Con ciò, il pianeta che si trova immerso in questo vortice, subirebbe due azioni dinamiche:

- a) una spinta tangenziale che ne provoca la traiettoria orbitale (moto di rivoluzione)

- b) una spinta sul lato della superfice della sfera planetaria rivolta verso il Sole di entità maggiore rispetto a quella agente sulla superficie opposta, provocando così il moto di rotazione in senso orario del pianeta, che in questo caso sarebbe contrario rispetto a quello reale del Sole (antiorario).

In realtà, però, l’Astronomia, pur confermando il moto di rivoluzione antiorario conforme a quello di rotazione del Sole, ci dice anche che quasi tutti i pianeti ruotano su sé stessi in maniera antioraria, cioè nello stesso senso di quello del Sole, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe con la teoria todeschiniana.

Dove sta la soluzione di questa apparente contraddizione? Esiste una teoria cosmica che la risolva?

Noi ne abbiamo trovata una, peraltro piuttosto datata, che ci convince non solo dal punto di vista teorico ma anche da quello sperimentale perché supportata da delle prove concrete.


NICOLA MISTO

Letterato e poeta psicobiofisico

Valoroso e coltissimo ufficiale dei Carabinieri. Insigne letterato e poeta. Nato ad Agrigento e padovano d’adozione. Autore di alcuni volumi di meravigliose liriche, tra i quali: “Il libro sotto il fiume”, che uscendo dai futili temi consueti batte le l’ali sui misteri del Creato, anelando ed auspicando l’avvento della nuova scienza unitaria. Fondatore ed animatore del Movimento Psicobiofisico S. Marco, con brillanti articoli ed ispirate poesie ha concorso efficacemente a diffondere la Psicobiofisica.  Citato nel volume di Marco Todeschini “Psicobiofisica”. Nel volume “Il libro sotto il fiume”, il Misto dedicò una lirica al suo grande amico Marco Todeschini dal titolo: “ODE PER L’AVVENTO DELLA NUOVA SCIENZA, ed anche una poesia dedicata alla figlia del Todeschini, Antonella, dal titolo: “SCHERZO”, a dimostrazione della sua confidenziale vicinanza all’”entourage” familiare e psicobiofisico.     

In questo fascicolo proponiamo tutte le poesie raccolte nel volume: "Il libro sotto il fiume". 


UGO GAVAZZENI

Laureato in Filosofia e Scienze politiche e Poeta, fu fondatore ed animatore del Movimento Psicobiofisico e grande amico dal Prof. Dott. Ing. Marco Todeschini

Ugo Gavazzeni (1920+1976), fu grande amico, sostenitore, divulgatore e collaboratore del Prof. Dott. Ing. Marco Todeschini, nonché cofondatore del Movimento Psicobiofisico, per il quale tenne diverse conferenze. Accademico al Merito dell’Accademia Internazionale di Psicobiofisica. Bergamasco, nacque a Locatello in Valle Imagna. Laureato in Filosofia e in Giurisprudenza.     

     

Appartenente a una nota e stimata famiglia - suo padre e un suo fratello erano stati Sindaci del paese natio - e Segretario comunale nei comuni di Rota Imagna, Brumano, Dossena, Torre Pallavicina, Cilitrano (nelle Marche), Vilminore di Scalve.

Fu Sindaco di Locatello Imagna e vicepresidente della Comunità Montana di Valle Imagna ed in precedenza anche Sindaco di S. Omobono Imagna.

Per quel che riguarda la Psicobiofisica ha scritto le seguenti opere: - Elementi di filosofia nella Teoria di Marco Todeschini - Ed. Libreria Scientifica Milano – 1972 - L’idea di verità oggi - Scienze dell’uomo totale - 1975.


"TEORIA DELLE APPARENZE DI TODESCHINI – BREVE COMPENDIO. PRIMI GIUDIZI"

Volumetto edito dal Movimento Psicobiofisico

nell’anno 1949

Nell’occasione di questo specialissimo e fortunato momento che il Circolo di Psicobiofisica sta attraversando vogliamo donare agli estimatori di Marco Todeschini ed a tutti i nostri “Amici” un ricordo davvero unico e rarissimo: la riproduzione di un volumetto, edito dal Movimento Psicobiofisico nell’anno 1949, dal titolo: “LA TEORIA DELLE APPARENZE DI TODESCHINI – BREVE COMPENDIO. PRIMI GIUDIZI”.

Nel quale, oltre ad un conciso riassunto della Teoria di Todeschini, ne vengono celebrati i primi successi ed elencati i primi estimatori e aderenti al Movimento Psicobiofisico, nonché i primi resoconti pubblicati dalla stampa nazionale ed internazionale. Questa pubblicazione, molto importante, riporta il sunto della relazione che Todeschini tenne al 42° Congresso della Società Italiana per il Progresso delle Scienze del novembre 1949 all’Istituto di Fisica Superiore dell’Università di Roma suscitando la più commossa ed incondizionata approvazione da parte dei numerosi scienziati che attentissimamente seguivano, con sempre crescente partecipazione, le dimostrazioni sperimentali e fisico-matematiche della nuova teoria spazio-dinamica.


DENSITA' DELL'ETERE

PROF. DOTT. ING. MARCO TODESCHINI

Come si arriva a determinarne il valore attraverso la PSICOBIOFISICA

 

Tutti coloro che conoscono la teoria Psicobiofisica di Todeschini sanno bene che uno dei suoi princìpi fondamentali è rappresentato dall’esistenza teorica e sperimentale del fluido cosmico (etere) che si identifica con lo Spazio universale e che è alla base della formazione di tutta la materia, dall’atomo alle stelle. Todeschini nei suoi studi ne ha saputo estrapolare le seguenti caratteristiche:

- Possiede un peso

- Possiede una massa

- Possiede densità costante di 9.1020 minore di quella dell’acqua

- È dotato di mobilità

- È dotato di attrito

- È vischioso

- È inerziale

- È incompressibile

- Ha natura granulosa ed è composto di particelle mobili (materioni)

- È suddivisibile

- È esteso ovunque e si identifica quindi con lo Spazio

Tra tutte queste peculiarità una in particolare ha destato molta curiosità e cioè quella relativa alla densità dell’etere poiché in molti si sono chiesti come Todeschini sia riuscito a calcolarne il valore.

A chiarimento di ciò, in questa dispensa, riportiamo quanto descritto nel volume PSICOBIOFISICA al capitolo VIII, in cui Todeschini precisa i motivi per i quali Egli dichiara essere la densità del fluido eterico pari a 9.1020 volte minore di quella dell’acqua ed il motivo per cui ha introdotto nella sua formula il valore C della velocità della luce elevata al quadrato.


IL VERO SIGNIFICATO DELLA FORMULA: E = m C2

In vari testi, Marco Todeschini, analizza la formula “einsteiniana” più famoso al mondo, , rivelandone l’origine ed il suo vero significato. In questo nostro lavoro riporteremo fedelmente i ragionamenti effettuati da Todeschini, atti a “sgonfiare” la pretesa novità scientifica di quella formula e del suo significato di equivalenza tra materia ed energia che non corrisponderebbe ad alcuna vera realtà fisica. Innanzitutto, partendo dai concetti della fisica classica, Todeschini, evidenza il fatto che quella formula in verità nasce da una particolare  interpretazione e sviluppo della formula dell’energia cinetica trovata da Leibniz, già nel XVIII secolo, , in considerazione del fatto che l’atomo todeschiniano, secondo la sua teoria fluido-dinamica, è costituito da strati sferici concentrici in rotazione con velocità media pari a C (velocità della luce) e che per tale sua composizione, la sua energia cinetica totale, in ambito fluidodinamico, risulta essere, come vedremo, proprio definita con l’espressione. Ma non solo, perché da questa analisi, scaturiscono molte altre “perle”, altre risposte, quali (in ordine sparso):

- perché la velocità della luce è la massima raggiungibile,

- perché nell’Universo possono esistere sia la materia che l’antimateria,

- perché la bomba atomica è così altamente distruttiva,

- perché a velocità vicine a quella della luce la materia appare più pesante,

- perché materia e antimateria si annichilano quando vengono a contatto,

- ecc. ecc.

 

Allo scopo di mettere in grado il lettore di farsi la più ampia possibile cognizione di quanto Todeschini sviluppò in merito alla comprensione del vero significato della formula di Einstein abbiamo creduto opportuno riportare i brani più significativi elaborati dal professore di Bergamo nei suoi scritti senza preoccuparci di eventuali ripetizioni, con l’intento di rendere accessibili tutti i concetti anche quelli nascosti “fra le righe”.


MARIO DE BERNARDI

“Fulminologo”

Ingegnere, inventore, fondatore dell'Istituto Superiore di Fulminologia, Accademico d’onore dell’Accademia Internazionale di Psicobiofisica.

In questa nostra Italia e nel Mondo, ci sono Uomini di Genio che per i più svariati ed imperscrutabili motivi, restano nell’ombra, nell’oblio, sconosciuti alla stragrande maggioranza delle persone, nonostante i loro Studi, le loro Scoperte ed Invenzioni siano di normale uso nel vivere quotidiano. Uno di questi, e sicuramente non meno importante di altri, è Mario De Bernardi, ingegnere.

Nato a Varese il 15/11/1932, fin da giovane si distingue per applicazioni e studi, sperimentazioni e costruzioni varie, che spaziano dall’agricoltura, alla pittura e disegno, al modellismo aereo e navale, alla meccanica, elettricità, elettronica, chimica e fenomeni ceraunici (fulmini). Autore già a quindici anni (1947) di opere ingegneristiche di valore, nonché, l’invenzione più eclatante e rivoluzionaria, cioè le antenne parafulmini Antimpatto® (antifulmini), che ribalta il concetto di sicurezza dai fulmini da quello obsoleto di “attira-fulmini” a quello moderno ed innovativo di “para-fulmini” vero e proprio. Nel 1980 è nominato, dallo scienziato Marco Todeschini, accademico d’onore dell'ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI PSICOBIOFISICA di Bergamo.

 

A corollario dell'inserto, siamo ad indirizzare a quanto comparso nel sito VareseNews in data 02 agosto 2023, relativamente all'invenzione di MARIO DE BERNARDI sul sistema antifulmine.


MICHELE GRASSO

Ingegnerericercatore scientifico “non convenzionale”

Tra gli innumerevoli studiosi che, con le loro ricerche, si avvicinarono alle concezioni scientifiche del nostro Prof. Dott. Ing. Marco Todeschini, non meno importante di altri, vi fu l’ing. Michele Grasso di Acireale (Catania).

Laureatosi in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino, fu avviato, per contingenze famigliari, alla professione di ingegnere civile, che mantenne per tutta la vita, senza però trascurare la sua più grande passione e cioè quella di ricercatore scientifico multidisciplinare (fisica, sismologia, archeologia, astronomia … ). Tra le varie discipline quella che lo coinvolse in maggior grado fu senz’altro la “fisica atomica” per la quale sviluppò una sua teoria originale e non ortodossa, come peraltro era il suo peculiare e caratteristico approccio verso tutte le materie scientifiche, che sfociò nella sua più importante pubblicazione e precisamente il volume dal titolo “Universi Lex” del 1977, con il quale proponeva la versione definitiva della sua visione scientifica che già era stata presentata con precedenti studi intitolati “ Propulsione Turbinale – Introduzione a un nuovo modello atomico” del 1969 - 1972  e “Come la materia può formare un cristallo” del 1974.

Per inciso, anche per dare un più completo quadro della sua personalità,   ecco quelle che furono alcune sue pubblicazioni riguardanti le altre discipline che lo appassionavano profondamente: “Tentativi per la previsione dei terremoti”, “Riprogettiamo assieme la piramide di Cheope”, “Meccanismo della precessione degli equinozi e della formazione del geomagnetismo”, “Come il Sole descrive l’analemma universale sul   terrestre”, tanto per citarne qualcuna.

Per quel che riguarda la “vicinanza” della sua opera con quella di Todeschini, questa risulta evidente da quanto l’ing. Michele Grasso afferma a riguardo dei fatti che hanno condizionato la ricerca scientifica fuorviandone spesso il cammino che sono principalmente:

- il concetto di spazio vuoto di Einstein, condiviso sino ad oggi da quasi tutti i fisici;

- l’incondizionato uso del principio di indeterminazione di Heisenberg;

- la concezione del big-bang.

Ed inoltre, da quanto M. Grasso ha dedotto con i suoi studi, per i quali ne consegue:

- che una è la realtà fisica, cioè un continuo energetico di cui siamo fatti ed in cui viviamo;

- che uno è l’universo fisico, ed in esso non esistono diversi mondi, né supermondi;

- che una è la materia; non esiste antimateria: gli spin opposti delle particelle sono dati dagli accoppiamenti dei loro microvortici, che, per accoppiarsi nel costituire gli elementi chimici, devono simmetricamente equivalersi nei punti di contatto, cioè devono avere rotazioni inverse;

- che l’energia è una e si conserva, ma i suoi aspetti sono vari; ogni nuovo aspetto, che si forma, avviene a discapito di un precedente aspetto che scompare;

- che uno è il microvortice; i suoi aspetti vari: variano al mutare dell’ambiente esterno che lo genera, lo circuisce e lo alimenta, dal che subparticelle e antisubparticelle;

- che una è la forza di interazione tra le particelle costituite dai microvortici; i suoi aspetti vari: nucleare, elettrica, magnetica, gravitazionale, … una è la sua formula generale.

Per chi conosce il pensiero todeschiniano i concetti espressi dai due studiosi sono praticamente coincidenti e si confortano l’un l’altro.

A dare maggior forza al tutto ecco cosa annotava Todeschini, relativamente al M. Grasso, sulla sua agenda personale:

GRASSO MICHELE

Via Martinez 21 – 95024 Acireale (CT) – tel. 604686 – Dr. Ing. Aut. di “Propulsione turbinale” e di “Universi Lex” inviatimi nel 1971 – Lista n. 3 – 2/10/1972

Accademico al Merito Accademia Internazionale di Psicobiofisica (AMAIP).

Citato nel volume “Psicobiofisica” del 1978


MOVIMENTO ATTRAVERSO L'ETERE

ERNEST WILBUR SILVERTOOTH

Ernest Wilbur Silvertooth, nato il 27 novembre 1916 a Portland, Oregon, è cresciuto a Long Beach, in California. Fin da giovanissimo fu giudicato dai primi test del QI di Lewis Terman di Stanford, come un genio, ed è stato inserito nel programma speciale di Terman per i giovani dotati. Con ciò, ha avuto l'opportunità di incontrare Albert Einstein a soli 14 anni, sfidando il grande scienziato sulla validità della teoria della relatività ed Einstein ammise che Silvertooth poteva avere ragione.

Più tardi Silvertooth fu reclutato nell'aeronautica militare con la Aerospace Corp. Il suo lavoro più importante, anche se non celebrato, è iniziato dopo il pensionamento. Silvertooth è stato tra i primi, insieme a Stephan Marinov, a dimostrare sperimentalmente l'anisotropia della luce dovuta al moto del Sistema Solare attraverso lo spazio. Sebbene probabilmente meritevole di un premio Nobel, i suoi articoli tecnici furono respinti dalle riviste più importanti in quanto era dell'opinione di aver dimostrato l'etere e di confutare la teoria della relatività.


ETERE O NON ETERE?

LUDWIK KOSTRO

Laureato in fisica e filosofia, Membro del Comitato Scientifico sulle Interpretazioni Fisiche della Teoria della Relatività

È autore di 79 articoli scientifici in fisica e filosofia, oltre a diversi libri, il più famoso dei quali dal titolo: «EINSTEIN E L’ETERE».

In questo volume l’Autore conduce il Lettore a riconsiderare A. Einstein non più come colui che negò l’esistenza dell’Etere cosmico quale ente spaziale mediatore delle onde elettromagnetiche (luce) in quanto, nel passare dalla cosiddetta Relatività Ristretta alla Relatività Generale Egli dovette riabilitarlo totalmente con specifiche caratteristiche relativistiche, e perciò del tutto diverse da quello ipotizzato precedentemente dal Maxwell, Hertz, Lorentz, ecc.. Ciò che sorprende è che nonostante la chiara ed incontestabile evidenza portata dal Kostro di questa “riabilitazione dell’etere” da parte di Einstein, ancora oggi, nell’ambito scientifico, risultano radicati ed impossibile da rimuovere il concetto della non esistenza dell’etere nell’Universo e la convinzione che lo spazio sia “Vuoto”.

A tale proposito, in questa dispensa, riportiamo un bell’articolo di Kostro, dal titolo: ETERE O NON ETERE? pubblicato dalla rivista “Frigidaire” n. 95 dell’ottobre 1984, nel quale Egli riassume, attraverso una sintesi storica dello sviluppo della Relatività einsteiniana, l’evoluzione del concetto di etere che Einstein dapprima ha negato e successivamente riabilitato.


LE PROVE PSICOFISICHE CHE DIMOSTRANO L'ESISTENZA DELL'ANIMA

Da "La Teoria delle Apparenze" di Marco Todeschini

Questo fascicolo trae origine dal capitolo XII° de “La Teoria delle Apparenze” di Marco Todeschini, sua opera scientifica principale, nel quale ci porta per mano alla dimostrazione più grande e forse più difficile di tutto il suo lavoro e cioè: “l’esistenza dell’Anima”.

 

Scrive Todeschini:

"Nessuno avrebbe potuto immaginare che l'equazione d'inerzia di Newton e tutte le altre 9 conseguenti da noi trovate, potessero costituire la prova scientifica dell'esistenza dell'anima!

A questo risultato grandioso siamo pervenuti dopo aver scoperto che la forza è una sensazione e dopo aver dimostrato il principio unifenomenico del mondo fisico, siamo pervenuti con tale chiara delucidazione di fenomeni, con tale esatta concatenazione di relazioni fisico-matematiche, che mai più sarà possibile essere distrutta la granitica dimostrazione dell'esistenza dell'anima da noi data".


ESOTERA - Rivista tedesca

Articoli riguardanti la Psico-Bio-Fisica di Marco Todeschini pubblicati dalla rivista tedesca «ESOTERA» nel 1975 e1976

In questo fascicolo presentiamo due articoli tratti dalla rivista in lingua tedesca «ESOTERA», edita a Friburgo (Germania). Il primo nel mese di febbraio del 1975 ed il secondo nel mese di gennaio 1976. La rivista a carattere mensile, diretta da Hermann Bauer Editore, e stampata dal 1970 al 2001, è stata una delle più famose riviste esoteriche tedesche. In tale periodico venivano pubblicati articoli sull’esoterismo, sull’occultismo, la New Age e sulla Medicina Alternativa. I due numeri che presentiamo contengono due lunghi articoli dedicato al Prof. Dott. Ing. Marco Todeschini nel quale vengono spiegati i concetti basilari della sua scienza PsicoBioFisica. Per una completa ed esaustiva informazione nel presente fascicolo presentiamo oltre che la traduzione in italiano degli articoli, anche la riproduzione digitale degli originali in lingua tedesca. 

Ovviamente ci scusiamo per l’eventuale presenza di una non perfetta trasposizione di qualche termine dal tedesco all’italiano che però non comporta una alterazione del significato e del senso degli argomenti trattati.


“ L’EQUILIBRIO UNIVERSALE ”DALLA MECCANICA CELESTE ALLA FISICA NUCLEARE

Che comprende concetti fisici analoghi a quelli della “Teoria delle Apparenze” di M. Todeschini

ANTONIO DIRITA - Ingegnere nucleare

Verso la fine dell’ormai lontano 2016, nella mia consueta ricerca in Internet di studiosi “non ortodossi”, mi imbattei nel “blog” dell’ing. Antonio Dirita, nel quale esponeva una sua originale “Teoria del Tutto”, dal titolo: «L’EQUILIBRIO UNIVERSALE – Dalla meccanica celeste alla fisica nucleare».

 

Un’opera davvero notevole, non solo per l’alto livello del contenuto ma anche per la sua poderosa consistenza.

 

Scorrendo quelle pagine immediatamente m’accorsi della considerevole somiglianza dei concetti scientifici esposti con quelli basilari contenuti nella “Teoria delle Apparenze” dell’ing. Marco Todeschini.

 

Ovviamente il fatto mi incuriosì molto sollecitandomi a prendere contatto, con una mail, l’Autore stesso.......

 

(A cura di Fiorenzo Zampieri)


NOTE INFORMATIVE

Appendice al testo, redatto dal Dott. Prof. Ing. Marco Todeschini, da parte del Dott. J. Hoffman dell’Università della California (U.S.A.) dal titolo: “L’UNIFICAZIONE QUALITATIVA DELLA MATERIA E DEI SUOI CAMPI DI FORZE CONTINUI ED ALTERNI”

Pubblicato a cura dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo nel 1957 ed edito dalla Tipografia Editrice Secomandi di Bergamo, contiene una appendice intitolata “NOTE INFORMATIVE” nella quale il Dott. J. Hoffman dell’Università della California (U.S.A.) riassume in maniera mirabile i contenuti scientifico-filosofici della “Teoria delle Apparenze” che rappresenta il testo fondamentale della PsicoBioFisica, scienza cosmica unitaria, ideata dal Prof. Marco Todeschini.

 

Questa importantissima appendice risulta essere presente soltanto in questa edizione di tale lavoro, essendo assente in tutte le altre pubblicazioni, per cui ci sentiamo in dovere di renderla pubblica affinché i nostri Lettori possano ancor più apprezzare e completare la conoscenza della PsicoBioFisica del Prof. Marco Todeschini

 

 


dalla rivista francese :

"L’INFORMATION UNIVERSITAIRE ET CULTURELLE"

Intervista ad un grande scienziato: Marco Todeschini

E’ risaputo, da tutti coloro che sono addentro alle vicende riguardanti il Prof. Ing. Marco Todeschini, che le sue Teorie ed il suo grande impegno scientifico e sperimentale rivolto all’elaborazione della “PsicoBioFisica, la nuova teoria unitaria dell’Universo, hanno avuto più risonanza all’estero che nel suo Paese, l’Italia.

A dimostrazione di ciò, riportiamo in questo fascicolo un articolo pubblicato dalla rivista d’informazione scientifico-culturale universitaria francese: “L’INFORMATION UNIVERSITAIRE ET CULTURELLE”, edita in Parigi nell’anno 1971, che riporta una interessante intervista fatta al nostro Prof. Ing. Todeschini allo scopo di illustrare i contenuti della sua Teoria PsicoBioFisica.


MAURICE MAETERLINCK

Premio Nobel 1911 per la Letteratura

Sull’Etere cosmico e sulla Relatività di Albert Einstein.

 

Oltre alle opere letterarie, che in questa sede non è opportuno approfondire, ebbe anche la curiosità di avvicinarsi a quelle scientifiche scrivendo alcuni saggi di fisica nei quali discutere sulle nuove scoperte e specialmente sulla Relatività di Albert Einstein che in quegli anni stava rivoluzionando il modo di “vedere” il Mondo.

 

Perciò, in questo fascicolo, riproponiamo due capitoli del suo volume dal titolo: La Grande Legge, nel quale Maeterlink esprime, da uomo di grande cultura e di grande spessore il suo disinteressato parere sulla “realtà” dell’Etere cosmico e sulla consistenza della Relatività einsteniana.


MARCO TODESCHINI

Tra fisica e metafisica.

L’uomo che dedicò la vita alla Scienza Universale

A quasi 14 anni (luglio 2007) dalla pubblicazione del volume: Marco Todeschini – Tra fisica e metafisica. L’uomo che dedicò la vita alla Scienza Universale, di Fiorenzo Zampieri, il Circolo di PsicoBioFisica, si pregia di mettere questo testo a disposizione degli “Amici di Marco Todeschini”, in una versione “ridotta” ma pur sempre significativa nei contenuti. Si tratta della riproposizione della prima parte del libro nella quale si illustrano la vita, le opere dello scienziato bergamasco, ed una descrizione approfondita dei vari aspetti della sua Scienza PsicoBioFisica.

Sono 130 pagine piene di contenuti preliminari introduttivi allo studio di tutte le diverse discipline scientifiche, viste sotto gli aspetti della nuova scienza unitaria todeschiniana, che, sicuramente, susciteranno nel lettore il desiderio di una sua maggiore e più completa conoscenza. Per chi avesse il desiderio di acquistarlo in versione completa ed originale consigliamo di rivolgersi ai normali distributori commerciali presenti in Internet, quale, ad esempio, Amazon, che lo mette a disposizione in versione digitalizzata.


"IL PRINCIPIO D'INERZIA"

TRATTO DAL VOLUME: “LA TEORIA DELLE APPARENZE”

PROF. DOTT. ING. MARCO TODESCHINI 

Todeschini, nella sua Teoria delle Apparenze, ”stravolge” il principio d’inerzia così come lo conosciamo, aprendo la strada a nuove analisi e concezioni sui fenomeni fisici che “normalmente” ci accompagnano.


Dal “Genegravimetro” alle Turbine Todeschini-Magnus (TTM)

Genesi e Descrizione di una Idea vincente.

Facendo tesoro delle meditazioni, studi, ricerche ed esperimenti effettuati in 30 anni di indagini scientifiche dal Prof. Dott. Ing. Marco Todeschini di Bergamo, finalmente si è compreso che nell’Universo, sia esso microcosmico che macrocosmico, i fenomeni di attrazione e repulsione della materia, sono tutti conseguenza di un unico grande fenomeno e cioè quello scoperto nel XIX secolo da Gustav Magnus e conosciuto appunto come “Effetto Magnus”. 


Le interpretazioni intuitive della fisica tra metafora dello spazio pieno e metafora dello spazio vuoto: un ricordo di Marco Todeschini

Umberto Bertocci e Rocco Vittorio Macrì

Dal 4 al 7 settembre 1996 si tenne presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Perugia, il Convegno Internazionale: Cartesio e la Scienza, con la partecipazione di numerosissimi accademici, scienziati, studiosi e ricercatori, tutti di chiara fama. L’occasione per organizzare tale Convegno fu la celebrazione del quarto centenario dalla nascita di René Descartes, inteso come luminare della libera ricerca scientifica. Decine furono gli interventi con relazioni che spaziarono dalla Storia della Scienza, dalla Matematica, dalla Fisica classica alla Fisica quantistica, dalla Relatività alla Cosmologia, e così via. Tra tutte queste relazioni vi fu anche lo spazio per accogliere un intervento speciale, dedicato a Marco Todeschini, scienziato non ortodosso, critico della relatività einsteniana, cartesiano puro, spiritualista convinto. Questo intervento, voluto dal Prof. Bartocci e dal Dott. Macrì, ambedue sostenitori della “visione cartesiana” del Todeschini, fu significativo nel dare valore alla volontà del Convegno di voler essere una manifestazione dedicata al libero pensiero scientifico, avverso ai dogmi, ai preconcetti. Pur breve nella sua compilazione, il ritratto di Todeschini, che ne esce da quella relazione, risulta comunque esaustivo nella sintesi esposta delle speciali caratteristiche contenute nella sua Scienza Unitaria. 


Prof. Ing. Dott. MARCO TODESCHINI

CONGRESSI - CONVEGNI - CONFERENZE

Nella sua lunga carriera scientifica, il nostro Ing. Dott. Prof. Marco Todeschini, ha partecipato a numerosissimi Congressi, Convegni, e Conferenze, nelle quali, sempre con grande successo, ebbe modo di illustrare la sua “Scienza Unitaria: PsicoBioFisica” . Fin dal 1949, subito dopo essere congedato con il grado di Colonnello del Genio Militare, fu chiamato a partecipare ad importantissimi Congressi Internazionali di Fisica, dove ebbe l’occasione di conoscere ed interloquire con i grandi premi Nobel dell’epoca quali Heisenberg, Pauli, Fermi, ecc.. In questo opuscolo vogliamo riportare, a sostegno della verità storica, l’elenco, non certamente esaustivo, di tali incontri pubblici, corredati, per quanto possibile, dalle relative testimonianze giornalistiche. La qualità delle immagini non sempre risulta eccellente, e ce ne scusiamo, ma queste, purtroppo, sono ricavate da pagine di vecchi quotidiani che portano i segni del tempo.


"LA TEORIA DELLE APPARENZE"

GENESI DI UNA TEORIA RIVOLUZIONARIA

Quanto Todeschini scrive nella Prefazione della sua principale Opera scientifica dal titolo “La Teoria delle Apparenze” non può non toccare la sensibilità del lettore suscitandogli un sentimento di commozione. In essa, infatti, si coglie pienamente lo spirito indomito e l’anelito morale con cui l’Autore volle donare all’Uomo, una Scienza Nuova, finalmente libera da antichi pregiudizi e da moderni dogmi, con cui poter comprendere tutti i Fenomeni nella loro totalità Fisica, Biologica e Psichica, senza cadere nelle “Apparenze” illusorie a cui i nostri sensi ci portano.


LA TEORIA FISICA E FILOSOFICA DI TODESCHINI

“DEPLIANT ILLUSTRATIVO„

Raro documento pubblicato nel 1950 dal MOVIMENTO PSICOBIOFISICO S. MARCO di Bergamo ad ausilio di coloro che avevano desiderio di conoscere i principi fondamentali della “Teoria delle Apparenze” del Prof. Ing. Marco Todeschini


PSICOBIOFISICA

Il Principio Unifenomenico del mondo fisico

A fondamento della PsicoBioFisica di Todeschini vige il cosiddetto “Principio Unifenomenico”, che così recita:

«L'unico fenomeno possibile nel mondo fisico è quello del movimento ed urto della materia».

Tale principio deriva dalla constatazione scientifica che le forze e tutte le sensazioni si verificano solo nel mondo psichico, mentre, nel mondo fisico, si verificano solo le corrispondenti accelerazioni di masse, nel senso che nel mondo fisico non esistono né forze, né calore, né luce, né elettricità, né magnetismo, né suoni, né odori, né sapori, ecc., ma esistono solamente le corrispondenti accelerazioni di materia, che producono nella psiche quelle sensazioni.

Come si vedrà nel testo a seguire, il movimento ed urto della materia, sopra richiamati sono da attribuire allo spazio fluido-dinamico (etere) i cui movimenti, quando, e solamente quando incidono sui nostri organi di senso, provocano le corrispondenti sensazioni psichico-spirituali.


IL MISTERO DELL’ATOMO SVELATO

Tratto dal volume: LA TEORIA DELLE APPARENZE

Ancora oggi, le forze che tengono insieme le particelle atomiche (nucleo ed elettroni), sono di origine misteriosa. Non basta dire che esse sono di tipo elettromagnetico o gravitico, perché in realtà di queste forze od energie, non ne conosciamo la “vera” essenza. Sappiamo che esistono, che agiscono sulla materia, ne conosciamo le caratteristiche dinamiche, le sappiamo usare per mille scopi diversi, ma la loro origine rimane ancora sconosciuta.

Sia nel microcosmo che nel macrocosmo. Todeschini, però, nella sua “Teoria delle Apparenze”, ritiene di averne svelata l’origine e la “vera” natura, attraverso la sua particolare concezione dello “Spazio Fluidodinamico”. Infatti, attribuendo allo Spazio tutte le caratteristiche di un fluido avente particolari caratteristiche, e applicando ad esso le relative formulazioni fisico-matematiche, riesce a trovare tutte le risoluzioni afferenti ai movimenti ed alle caratteristiche fisiche e dinamiche delle particelle che costituiscono l’atomo. In questo fascicolo, diamo al lettore un primo approccio a quanto il nostro Todeschini ha sviluppato sull’argomento, tratto direttamente dalla sua Opera principale: “La Teoria delle Apparenze”, e riportato nel Capitolo VI – paragrafo 25°, dal titolo: IL MISTERO DELL’ATOMO SVELATO.


SCIPIONE BRACCIALINI

Generale d’Artiglieria - Scienziato ed Inventore - Critico della Relatività di Einstein

 

In questo mese di gennaio 2020, seguitiamo il ricordo di quegli alti ufficiali dell’Esercito Italiano che, nel secolo scorso, oltre che dedicarsi al dovere militare, vollero misurarsi anche in attività di tipo scientifico per onorare ed esaltare in maggior grado la Scienza Patria.

Vogliamo qui riferire dell’opera scientifica del generale d’artiglieria Scipione Braccialini che, come si vedrà nelle note biografiche, si cimentò, come il nostro Todeschini, anche nella critica della relatività di Einstein.

Sicuramente la lettura di queste pagine sarà di stimolo e spunto per comprendere come mai, ancora oggi, in coloro che si avvicinano con spirito critico alla teoria einsteniana, sorgono dubbi e perplessità sulla effettiva oggettività di tale concezione del mondo.

 

Come scritto nel prologo di questo opuscolo, il generale Braccialini, come il Todeschini, fece parte dell’Arma di Artiglieria e Genio e frequentò il Politecnico di Torino, anche se in anni diversi, per cui quasi sicuramente vi fu la possibilità di una conoscenza reciproca, che se non fu strettamente personale, immaginiamo poté essere di informazione e consultazione dei loro lavori ed esperienze.


ANNUARIO DI PSICOBIOFISICA  1949 - 2019

Elenco di personaggi noti e meno noti che hanno divulgato la PsicoBioFisica.

Dal 1948, con la fondazione del Movimento Psicobiofisico S. Marco, il Prof. Marco Todeschini, ebbe l’opportunità di conoscere ed avere quali collaboratori molti illustri scienziati, studiosi, ricercatori, che contribuirono all’affermazione della nuova Scienza Cosmica Unitaria.

Questo documento raccoglie i nomi delle personalità che hanno concorso, sia in passato che nel presente, alla diffusione della PsicoBioFisica, mediante la pubblicazione di libri, articoli, relazioni, l’organizzazione di Convegni, Conferenze, ecc., che Todeschini ricorda nei suoi scritti pubblici e privati, o testimoniati da pubblicazioni più recenti.

L’elenco è stato ricavato principalmente spulciando la RUBRICA PERSONALE del Prof Todeschini, nella quale raccolse i nominativi ed i dati essenziali della maggior parte dei suoi contatti, ed estraendo dalle sue pubblicazioni i nomi degli studiosi ivi citati (vedi per es. il volume PSICOBIOFISICA del 1975). Per molti di questi è stata necessaria, per una descrizione più completa, anche la ricerca in internet.


Dott. Ing. ETTORE THOVEZ

Dott. Ing. Ettore Thovez di Torino, fratello del più celebre Enrico, poeta, fu uno stimato ingegnere, vissuto a cavallo del 1900 (deceduto nel 1947). Purtroppo, conosciamo quasi nulla della sua vita, tranne che ebbe modo di sviluppare una propria originale teoria fisica dell’Universo, nella quale ipotizzò come fattore determinante l’esistenza di un etere universale, nonostante si fosse in pieno periodo di affermazione di Einstein e della sua Relatività speciale e generale. Sicuramente un atto coraggioso, spinto dalla certezza di essere sulla “buona strada”.

La sua teoria, che egli illustrò in un paio di libri, dal titolo: «La Meccanica dell’Universo (1930)» e «L’essenza della gravitazione - L’elasticità dell’etere, degli atomi e degli astri (1933)», oltre che in decine di articoli pubblicati su riviste scientifiche, si avvicina molto a quella del nostro Marco Todeschini. infatti, Thovez, come Todeschini, ipotizza uno spazio “pieno” di etere fluidodinamico, che con i suoi movimenti (vortici) genera la materia, l’energia, la gravità, l’inerzia, l’elettricità, ecc., spiegando tutti i fenomeni atomici ed astronomici.


GAETANO DOTT. ALBERZONI

Ideatore di un sistema originale di ELETTROTERAPIA sviluppata secondo la PSICOBIOFISICA

Ha trovato una nuova applicazione della PsicoBioFisica del Prof. Dott. Ing. Marco Todeschini, ideando un sistema di elettroterapia in relazione ai circuiti nervosi del corpo umano e dimostrandone, con una serie di sistematiche prove, la grande efficacia nella cura di svariate malattie, ottenendo controllate guarigioni delle malattie più svariate, giudicate inguaribili, mediante l’applicazione delle mani all’estremità dei circuiti nervosi che collegano gli organi ammalati alla spina dorsale od alle varie zone cerebrali, secondo lo schema elettrico di tali circuiti, dal Todeschini riprodotti nella sua opera.

Ha partecipato a vari Congressi Scientifici, presentando interessanti relazioni sulle sue ricerche.


FIORAVANTE DOTT. CALDARI

Pioniere della “Radiofisica”

Il Dott. Fioravante Caldari, non fu soltanto uno stimato medico e farmacista in quel di Assisi, ma anche, se non soprattutto, un archeologo e grande studioso di scienze cosiddette “alternative„ ed in primo luogo, di radiestesia o rabdomanzia, da egli più pragmaticamente denominata “Radiofisica„.

Nel corso della sua attività conosce e diventa amico dello Scienziato bergamasco M. Todeschini che nel 1953, in una dedica al suo libro "La teoria delle apparenze„ lo ritiene fondatore della Radiofisica, parole che trovano conferma in una conferenza da lui tenuta nel 1955 sull'argomento presso il nobile collegio Farmaceutico di Roma. Dall’Accademia di PsicoBioFisica, presieduta dallo stesso Todeschini, fu nominato Membro d’Onore del Movimento Psicobiofisico Europeo per meriti scientifici.


Ing. ERNESTO MELOMO

collaboratore del Prof. Dott. Ing. Marco Todeschini ed autore anch’egli di una originale ‟TEORIA UNITARIA DELL’UNIVERSO„

Ernesto Melomo, nato nel 1917 a Cassano Ionio, ingegnere, amico di Marco Todeschini, ha sviluppato una sua Teoria Unitaria dell'Universo, che prende spunto sia dalla relatività di Einstein sia dalla teoria psicobiofisica di Todeschini.

 

Scrive di lui Marco Todeschni nel volume PSICOBIOFISICA: "Profondo indagatore dei misteri naturali ed espertissimo nella fisica atomica, ha elaborato una teoria unitaria che partendo da potenziali energetici localizzati nei vari punti dello spazio, spiega con le loro mutue azioni i principali fenomeni fisici.

E’ questa una delle tre meccaniche che la Teoria di Todeschini ha previsto, e precisamente quella le cui espressioni matematiche contemplano in entrambi i membri quantità ritenute di natura esclusivamente fisica. E’ cioè la meccanica che farebbe un essere che considerasse solamente le azioni del mondo fisico oggettivo, prescindendo da quelle del mondo spirituale."


GIULIANO VANGHETTI  e MARCO TODESCHINI

PIONIERI della BIONICA e della BIO‐INGEGNERIA

Nell’ambito della genesi della BIONICA e relativa Bio-Ingegneria, due nomi emergono prepotenti nella storia del nostro Paese: il Dott. Giuliano Vanghetti ed il Prof. Dott. Ing. Marco Todeschini.

Due personaggi accomunati dal medesimo destino che ha loro riservato, dopo un breve periodo di notorietà, un immeritato ed ingiusto “oblio”, dettato anche e soprattutto dagli antagonismi delle Accademie scientifiche ufficiali oltre che dalla probabile malafede di certi ricercatori che si sono appropriati delle loro invenzioni senza alcun scrupolo.

Due personaggi distanti nel tempo e nello spazio, uniti però dalla passione, dalla probità e dalla moralità, per non avere chiesto mai nulla in cambio per la loro opera, se non l’attenzione ed il rispetto per il contributo scientifico assolutamente alieno da qualsiasi interesse materiale e personale.


SPAZISMO di GIOVANNI RICCI

Questo mese vogliamo presentare un ulteriore lavoro sulla Relatività di Einstein, eseguito da un certo Giovanni Ricci, nell’anno 1951. Si tratta di un libro dal titolo “LA RELATIVITA’ TRAMONTA - GRAVITAZIONE: MISTERO SVELATO - SPAZISMO” di pagg.65, edito da Tipografia Morini di Reggio Emilia.

 

In questa sua opera, molto critica rispetto alla Relatività einsteniana, Egli fa riferimento anche alla “Teoria delle Apparenze” del Nostro Marco Todeschini, citandolo più volte e condividendone in parte gli assunti.


ETERE ED ELETTRICITA'

TRATTO DAL VOLUME: "LA TEORIA DELLE APPARENZE" (M. Todeschini)

In questo numero proponiamo il capitolo relativo al Campo Elettrico, tratto sempre dalla stessa opera scientifica: "La Teoria delle Apparenze". E’ chiaro che, essendo i due Campi, Magnetico ed Elettrico, indissolubilmente legati nei fenomeni elettromagnetici, era quantomeno opportuno pubblicare ambedue i capitoli per completezza. 

Nell’occasione però, è opportuno anche fare delle doverose riflessioni a riguardo dei fenomeni elettromagnetici, poiché ancor oggi, non vi è chiarezza sui meccanismi che li regolano e, soprattutto, sulle cause che li generano.

Essendo il fenomeno elettromagnetico generato dal Campo Magnetico unito a quello Elettrico e visto che del primo già abbiamo trattato, ora è opportuno trattare del secondo e cioè del Campo Elettrico.